Come trasformare le convinzioni limitanti in potenzianti
“Le nostre convinzioni possono plasmare, influenzare o perfino stabilire il nostro grado di intelligenza, di salute, di relazioni, di creatività, addirittura il nostro grado di felicità e di successo personale”. (Robert Dilts)
Prima di diventare coach non sapevo l’importanza che hanno le credenze nella nostra vita. Adesso che so quanto importanti siano e come incidono nella nostra vita, è uno degli argomenti più importanti da trattare durante le mie sessioni di coaching.
Le nostre convinzioni possono limitarci e bloccare la nostra crescita oppure possono farci espandere e portarci allo sviluppo e alla nostra realizzazione personale. Quindi, le nostre convinzioni hanno un grande peso nella nostra vita perché determinano il nostro stato d’animo, le nostre aspettative, i nostri comportamenti e i nostri risultati.
Le credenze si formano durante tutta la nostra vita. Da quando nasciamo assimiliamo innumerevoli informazioni e stimoli che arrivano dall’esterno, dalla famiglia, dagli insegnanti, dalla scuola, dalla società, dalle amicizie ecc… e attraverso le nostre personali informazioni plasmiamo la nostra realtà individuale.
Una realtà “nostra” con la quale vediamo, sentiamo e percepiamo noi stessi, gli altri, le cose, gli eventi ed il mondo.
Se riusciamo a trasformare le nostre convinzioni limitanti in potenzianti possiamo cambiare la nostra vita e vivere una vita di felicità duratura. Può darsi che tu abbia dei desideri: “Voglio perdere peso.”, “Voglio trovare un partner”, “Voglio saldare i miei debiti ed arrivare a fine mese”, “Voglio smettere di fumare” ma se dentro di te non credi sia possibile , se hai delle credenze limitanti, impedisci che il tuo desiderio possa materializzarsi.
È molto importante che tu sappia quali sono le tue credenze, perché le credenze creano la tua realtà.
Le credenze che si sono formate lungo la nostra vita possono essere distinte in potenzianti o limitanti.
Potenzianti perché permettono di vivere scelte utili al raggiungimento di mete della vita (ad esempio: posso controllare la mia alimentazione e raggiungere il peso che desidero; tutti i momenti di crisi implicano un momento di cambio e pertanto, nuove possibilità di lavoro; sono bella e intelligente e so come piacere agli uomini; non c’è fallimento, solo apprendimento) e limitanti perché limitano gli obiettivi o desideri che si possono avere (ad esempio: non posso fidarmi di nessuno; senza sofferenza non c’è beneficio; non riesco mai fare ciò che mi propongo; c’è crisi è non è un buon momento per guadagnare; non sarò mai capace di seguire una dieta; questo è impossibile, ecc.).
Le nostre credenze nascono in tre modi: esperienze personali (mi è successo o l’ho visto con i miei occhi); riferimento esterno/ di altri (me l’ho hanno detto, l’ho sentito alla radio, i miei genitori hanno sempre fatto così…) ed esperienze immaginate (basate sulle nostre proiezioni mentali, per esempio, una tua interpretazione su qualcosa che è successo o su qualcosa che qualcuno ha detto non necessariamente veritiera).
Possiamo avere credenze generali e credenze su noi stessi. Le credenze generali riguardano il mondo in cui viviamo. Si tratta di convinzioni relative ad argomenti generici come la vita, la salute, il tempo, la famiglia, gli amici, il denaro, il sesso, il lavoro…
Esempio: bisogna lavorare sodo per guadagnare soldi; c’è crisi; la vita è dura; le persone ricche sono infelici..
Le credenze su noi stessi invece sono relative a chi siamo, cosa siamo in grado di fare e formano l’idea che abbiamo di noi stessi, la nostra identità. Affermazioni che iniziano con: “Io… ”.
Esempio: io sono incapace di imparare; io non ce la farò mai; io sono un fallito; io non concludo mai nulla; io non merito la felicità; io sono troppo giovane; io sono troppo vecchio…
Ti racconterò una storia vera per capire meglio come le nostre convinzioni limitanti possono incidere negativamente sulla nostra vita e l’importanza di trasformarli in potenziante:
Lavoro spesso con adolescenti ma non solo, anche i adulti hanno bisogno ad imparare a credere in se stessi e spesso hanno le credenze molto più radicati in sé stessi che i ragazzi.
Una ragazza intorno ai 17 anno con cui ho lavorato durante un percorso di autostima in gruppo aveva una bassissima autostima dovuto a delle credenze limitanti che si portava addosso dalla scuola materna come delle etichette appiccicate sulla pelle ma le sue erano molto profonde e radicavano già nel suo subconscio. In primis non si sentiva bella e questo aveva inciso notevolmente sul rapporto con gli altri. Era timida e non aveva mai avuto un fidanzato. Principalmente perché lei si sentiva brutta però non lo era affatto. Nella scuola dell’infanzia c’erano dei compagni che la prendevano in giro per gli occhiali che portava e nelle medie c’erano dei ragazzini che la prendevano in giro per il suo naso. Queste etichette appiccicate su di lei le aveva portato per anni. Era convinta di essere bruttissima. Quando l’ho vista per prima volta ho notato la sua timidezza però non mi è sembrata per niente brutta, anzi una ragazzina carina. Lei ovviamente non si vedeva così. Ho capito subito che dovevo aiutarla a cambiare questi “occhiali della bassa autostima”. Oltre a non vedersi bella si credeva poco intelligente, non all’altezza di e capace, e tutto ciò perchè faceva fatica con la matematica. Nella sua testa non essere brava in matematica significava essere poco intelligente, un’altra convinzione limitante.
Gran parte della colpa della sua bassa autostima erano dovute alle sue credenze limitanti. I pensieri che frullavano per la sua testa erano: “Non sono alla altezza di”, “Gli altri sono più bravi di me”, “Io non valgo nulla”, “ Non sono intelligente”,..
Questi pensieri facevano si che si sentisse ancora più scarsa in matematica e questo incideva negativamente sui voti ma non solo. Si sentiva sbagliata e questo alla convinzione che era brutta faceva si che si rinchiudesse più nel suo mondo. Faceva fatica ad interagire con gli altri e aveva poche amiche. Nell’unico posto dove non si sentiva sbagliata era ballando. Li, in quei momenti riusciva essere se stessa.
L’ho aiutato a capire da dove arrivavano queste convinzioni limitanti e che in realtà non erano vere. I suoi genitori l’avevano paragonato alla sorella più grande e brava in matematica durante anni. Le avevano appiccicato delle etichette che portava con grande convinzione ed in profondità da quando era in quinta elementare. Queste convinzioni limitanti erano molto radicate in lei. Abbiamo lavorato su una convinzione limitante alla volta.
Alcune di loro le abbiamo cambiate solo attraverso il dialogo e la comprensione, altre sostituendole con una convinzione potenziante e ripetendola ogni volta arrivava il pensiero limitante. Per esempio: “Non sono capace di”, “Sono capace di” percorrendo un pensiero che dimostra che è così. Per velocizzare il processo ha visualizzato se stessa con queste nuove convinzioni potenzianti e si è ripetuta questa convinzione potenziante per tre volte prima di addormentarsi finché non è cambiata. La teoria è che dopo 21 giorni che ci si ripete mentalmente o verbalmente la convinzione potenziante il nostro cervello preferisce questo nuovo comportamento. Penso che dipenda molto anche dall’ intensità e dalla convinzione con cui lo ripetiamo. È importante che sia una frase positiva perché il nostro cervello non sa leggere il “non”. Quindi dovrebbe essere per esempio: “Io sono bella” perché se mi ripeto “Io non sono brutta il mio cervello capisce: “Io sono brutta”.
Un giorno ho chiesto lei se io la sembravo intelligente? Lei mi ha risposto: “Ohhh si, certo!!! Tu sei molto intelligente”. Ti svelo un segreto l’ho detto. Sai che non sono mai stata brava in matematica. Mi ha fatto una smorfia che sembrava un sorriso incredulo e da da quel momento non mi è più sembrata la stessa. Incominciava a vedersi diversamente.
Un altro lavoro che è stato molto utile fare con lei è stato lavorare sulle intelligenze multipli. Ha accetto di non essere brava in logica e matematica e capito che invece ha una intelligenza linguistica ( scrivere, leggere e raccontare storie ) più sviluppata oltre a quella corporale (sport, ballo e manualità). È una bravissima ballerina. Concentrarsi sulle sue potenzialità le ha aiutato a capire la sua unicità e credere più in se stessa.
Questa ragazza aveva moltissimi credenze limitanti che siamo riuscite a trasformare in potenzianti, uno alla volta.
Come eliminare le credenze che ci limitano.
Adesso ci concentriamo sulle tue credenze limitanti e vediamo come posso aiutarti a trasformarli in potenzianti in tre passi
Passo 1.Trasformiamo le credenze limitanti in potenzianti
Quali sono le convinzioni che hai su di te come persona, e sulle tue capacità?
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Come credi ti giudichino gli altri? Cosa te lo fa pensare?
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Ci sono delle convinzioni che vorresti cambiare? Quali?
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Da dove provengono questi convinzioni? (Dalla società, da te stesso, dai tuoi genitori, famigliari, amici, insegnanti,…).
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Mentre la riconsideri, che cos’è veramente sciocco, ridicolo o stupido di questa convinzione?
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Quanto i è costata questa convinzione? Come mi ha limitato nel passato?
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3.Quanto ti potrebbe costare nel futuro se non cambio adesso?
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2. Sostituisci la tua convinzione limitante ed inutile, con una nuova convinzione potenziante ed utile.
Per esempio, invece di pensare: “Non sono capace di, ripeterti:” Sono capace di”.
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Ogni volta che ti viene in mente la tua convinzione limitante, ripeti la convinzione potenziante.
Ti consiglio di ripetere la tua convinzione potenziante 3 volte prima di addormentarti o appena ti scegli finché la tua convinzione limitante non fa scattare qualcosa nella tua mente e senti più tua la nuova convinzione potenziante.
3.Ripetila e visualizzati in possesso di questa convinzione finché non cambi.
È importante che quando fai questa visualizzazione sei tu che stai vivendo l’esperienza, vedi con i tuoi occhi e senti con la tua pelle e il tuo cuore. Rendi sempre l’immagine più grande, nitida e luminosa. Pensa e cerca di immaginare come ti sentirai quando avrai cambiato questa nuova convinzione ed immagina che sia già cambiata., già presente. Vivilo con tutti i sensi: cosa vedrai? Cosa sentirai? (rumori, voci), C’è caldo, freddo? Come ti sentirai? (contento, felice, realizzato,…). ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
Dopo ci sono convinzioni generali che riguardano altri aspetti della nostra vita anche loro molto dannosi se negativi che possono essere fortemente limitanti nella nostra vita.
Chiediti:
Quali sono le mie credenze riguardo alla vita? Quali sono le mie credenze riguardo al denaro? Quali sono le mie credenze riguardo all’amore (rapporti)? Quali sono le mie credenze riguardo alla salute?
Se vuoi chiudi gli occhi, fai un respiro profondo ed inizia a farti le domande adesso. Vediamo cosa viene a galla. Dopo chiediti: Perché ci credo? Da dove viene questa convinzione? È vera questa convinzione? Come mi ha limitato nel passato? Voglio continuare a crederci?
Puoi scrivere le risposte sulla carta o altrimenti pronunciarle ad alta voce. Dopo immagina la tua vita libero da queste convinzioni. Puoi fare una breve visualizzazione come ti ho spiegato prima immaginandoti con queste nuove convinzioni positive e potenzianti già presenti in te o senza queste convinzioni negative. Sei libero, non ti pesano più.
Se in tutto questo processo non riesci ad individuare quali siano le tue convinzioni limitanti fai caso a come parli, ascoltati. Le nostri convinzioni limitanti risiedono nella nostra mente inconscia però vengono sempre a galla. Ad esempio dietro queste affermazioni ci sono delle credenze: ”Gli uomini/donne si comportano sempre così”, “I soldi non bastano mai”, “La vita è dura”,… Se ti senti dire affermazioni di questo tipo: chiediti: voglio veramente pensare così? Mettendo in dubbio questa credenza. Voglio veramente pensare o credere di non arrivare a fine mese, che gli uomini/donne si comportino sempre così? Perché lo credo? L’ho imparato dai miei genitori? Ho vissuto un’esperienza che me lo ha fatto credere?,… Magari hai vissuto una brutta esperienza con un uomo/donna che ti ha fatto credere che tutti siano così. Se non cambi questa credenza come ti può limitare nel futuro? Puoi decidere ora di liberarti di queste convinzioni. Esaminando le tue credenze, scoprendo la loro origine, lasciandole andare o cambiandole in credenze positive e potenzianti proverai un senso di libertà. Ti sentirai più forte perché puoi decidere. Questa credenza non mi fa bene, la sostituirò con un’altra o la lascerò semplicemente andare per sempre in modo amorevole e con gentilezza, senza sentire rabbia o frustrazione. Puoi anche immaginare di soffiarlo via con un respiro.
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